Una delle particolarità della chitarra nello stile fingerstyle consiste nel fatto di allenare il musicista a pensare polifonicamente.

Questo vuol dire che, sia eseguendo un tema, una melodia, sia durante un’improvvisazione, dobbiamo pensare contemporaneamente alla linea del basso e a quella degli alti, cioè la melodia.

In questo senso la tecnica fingerstyle avvicina la chitarra più al mondo del pianoforte, dove questa duplicità è l’essenza stessa dei movimenti delle due mani.

Una delle abilità fondamentali, quindi, per riuscire a padroneggiare questa tecnica consiste nel rendere il più indipendente possibile il pollice della mano destra, rispetto alle altre dita (sempre della mano destra).In sintesi dovremmo arrivare ad avere quasi “tre mani”, la sinistra, che diteggia le posizioni, il pollice mano destra, che diventerà “la mano sinistra del pianista”, deputata alle linee di basso, e le altre dita della mano destra (indice, medio e anulare) che si occuperanno della melodia .

La tecnica del basso alternato, che vediamo in questo nuovo video, va in questa direzione; rispetto al “basso ostinato” (di cui abbiamo già parlato), in questo caso, quello “alternato” diventa più libero, non ribattendo solamente una nota costante (solitamente la fondamentale dell’accordo), ma, come dice il nome stesso, alternando la fondamentale alla quinta e talvolta anche la terza.Questo movimento di alternanza renderà, col tempo, il pollice totalmente libero di eseguire delle frasi indipendenti dalla melodia stessa, quasi come un controcanto.

Lo studio che analizziamo in questo video è in tonalità di sol; i bassi utilizzati sono presi dalle posizioni di accordo di riferimento con diversi “voicing” sulla tastiera.

Solitamente, data la complessità della tecnica, consiglio di partire inizialmente ad eseguire solo la linea di basso alternato, suonando lo studio completo solo con il pollice della mano destra.

Una volta che i movimenti siano diventati fluidi possiamo inserire anche la melodia che andrà a inserirsi come “un ricamo” tra un basso e l’altro.

Nei prossimi appuntamenti continueremo a parlare di questa tecnica con altre idee ed esercizi.

Buon studio!!!

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